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Acqua potabile a Bagré, Burkina Faso

Si è appena conclusa l’iniziativa “Progetto imprenditoriale femminile per l’impacchettamento e la vendita di acqua a Bagré’” cofinanziata dalla Fondazione Prima Spes Onlus.

Durante la prima fase di implementazione, le attività progettuali si sono focalizzate sulla costruzione degli uffici operativi della micro-impresa e sull’acquisto delle attrezzature per il trattamento dell’acqua. La società burkinabé WANGRAWA AMED AND SON COMPANY si è occupata dell’installazione delle macchine per l’impacchettamento di acqua potabile, che viene immagazzinata in sacchetti 100% biodegradabili per evitare l’impatto ambientale causato dalle bottiglie di plastica, il cui riciclo è ancora difficoltoso in Burkina Faso.

In seguito alla messa in opera dell’impianto e alla verifica del suo funzionamento, sono state svolte le attività di formazione per il corretto utilizzo e gestione dei macchinari, che hanno coinvolto le donne che gestiscono la micro-impresa.

È stata inoltre realizzata una campagna di sensibilizzazione, coinvolgendo la radio locale “Bagre pole Fm Radio”, per educare le comunità locali appartenenti alla diocesi di Tenkodogo sull’importanza dell’acqua potabile, sui rischi derivanti dal suo scarso consumo e sulle patologie derivanti da fonti di acqua inquinata. La campagna si è svolta nei punti strategici di aggregazione del territorio, coinvolgendo anche le scuole e i villaggi limitrofi.

Tale progetto ha avuto un impatto positivo per l’intera comunità locale, non solo da un punto di vista sanitario assicurando l’acqua potabile, ma permettendo allo stesso tempo di promuovere l’inclusione socio-economica e lavorativa delle donne.

In termini numerici, i risultati raggiunti si traducono in: 2 edifici realizzati, 3 macchinari installati per l’impacchettamento dell’acqua, 1000 sacchetti di acqua prodotti al giorno, 10 donne selezionate e formate, 1 comitato di gestione costituito, 1 micro-impresa avviata, 8 villaggi, 9 parrocchie e 12 scuole servite da acqua potabile e circa 3.000 persone sensibilizzate sulle tematiche chiave del progetto.

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Foto. Alcune delle donne selezionate e formate