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Progetto Latte Sano: aggiornamento dall’Africa Subsahariana

A Bagrè, in Burkina Faso, continua il progetto “Latte Sano” nel rispetto delle norme di sicurezza imposte dall’emergenza Covid-19. Il progetto, grazie al finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), prevede la costruzione di una stalla per sessanta mucche da latte e la realizzazione di una centrale del latte, con la conseguente produzione e distribuzione di latte fresco e prodotti caseari.

Il latte è un elemento fondamentale e prezioso per la crescita e lo sviluppo dei bambini. Tuttavia, a causa del clima secco e caldo che caratterizza questa zona, diventa sia un alimento difficile da produrre (vista la mancanza di foraggio per il bestiame) sia di difficile mantenimento, diventando così vettore di malattie.
Per rispondere a questi problemi, il progetto prevede la realizzazione di una latteria sociale per garantire la disponibilità di latte fresco pastorizzato per la popolazione locale con un’attenzione particolare agli alunni delle scuole primarie del distretto e alle strutture sanitarie collocate nel territorio.

La seconda fase del progetto prosegue con la costruzione della stalla per la stabulazione delle mucche da latte e uno spazio dedicato alla mungitura, che sono quasi ultimate.
Sono recentemente arrivate le sessanta mucche da latte con i loro vitelli. L’Africa subsahariana presenta delle difficoltà nel reperimento di questi animali: in Burkina Faso non esistono razze che producono una quantità elevata di latte. Per questo motivo, abbiamo preso parte ad un programma di miglioramento della razza, diretto da alcune università, che prevede il sostegno tecnico e scientifico per l’alimentazione e la sanità dell’animale.
Su consiglio degli esperti abbiamo acquistato animali provenienti dal Niger, una zona non esente da difficoltà. Dopo tre giorni di viaggio, gli animali sono arrivati presso le nostre stalle e hanno svolto un periodo di quarantena precauzionale. La gestione degli animali è stata delegata ai veterinari del consorzio di miglioramento delle razze che si occuperanno della loro salute.

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Abbiamo già ultimato la centrale del latte, in cui il latte sarà lavorato e confezionato. Le prossime fasi che affronteremo riguarderanno la realizzazione dei percorsi formativi teorico/pratici con la modalità del training on the job, al fine di trasferire competenze tecniche agli allevatori e i produttori locali. Inoltre, saranno fornite nozioni essenziali rispetto alla gestione degli allevamenti (alimentazione, norme igieniche, tecniche per la produttività etc) e all’utilizzo dei nuovi macchinari.

Infine, sarà creato un consorzio tra i produttori locali, generando un circolo virtuoso per il progresso del territorio. Saranno commercializzati i prodotti sui mercati locali, assicurando cibo di qualità ed accessibile anche alla popolazione più povera dell’area di intervento.

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