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IL FUTURO DI SNEHAGRAM

Verso il futuro dei giovani del centro Snehagram. Programma di transizione per una vita indipendente è il titolo della terza fase dell’iniziativa che vede Salute e Sviluppo impegnata in India per aiutare i bambini sieropositivi grazie al contributo della Chiesa Cattolica, che destina parte dell’otto per mille del gettito complessivo IRPEF per interventi caritativi a favore del Terzo Mondo.

L’HIV continua a rappresentare un problema grave per l’India tanto da spingere il governo, soprattutto negli ultimi anni, ad attuare una massiva campagna di istruzione e prevenzione. I risultati di questa politica sono stati notevoli: nella maggior parte del territorio la percentuale di nuove infezioni è scesa considerevolmente. Rimane ancora alto, però, il numero di bambini e giovani sieropositivi rimasti orfani a causa di questa stessa malattia e che rischiano una vita di povertà e segregazione: emarginati perché considerati infetti e soli senza parenti.

Sneha Charitable Trust (SCT) da molti anni si occupa di accogliere, curare e istruire gli orfani sieropositivi, mirando alla loro piena integrazione nella società. Salute e Sviluppo, aiutata dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), coadiuva le attività del centro grazie ad un programma articolato in più fasi, ognuna delle quali riferita ad una specifica fascia d’età. Al momento è in corso il terzo progetto che, incentrato sui giovani dai 18 ai 24 anni, mira all’inserimento lavorativo e alla conquista dell’autonomia/semi-autonomia degli stessi.

Tutti i ragazzi accolti nel centro Snehagram vengono incentivati a scegliere le materie e le attività da seguire in base alle proprie inclinazioni. Ciò migliora l’apprendimento e consente la specializzazione in un settore preciso che può rappresentare per loro il futuro impiego e fonte di reddito. Alcuni hanno deciso di specializzarsi nell’agricoltura, altri nell’allevamento, altri ancora nell’informatica o nella meccanica. In base a questi campi di interesse, il centro si è attrezzato con tutto il necessario per aiutare i giovani a poter acquisire un’effettiva formazione pratica: sono stati creati dei campi, sono state costruite una serra e una fattoria, sono stati comprati semi, fertilizzati e attrezzature varie.

Oltre alla formazione professionale, una parte fondamentale del progetto è rappresentata dalla costruzione di alloggi che verranno assegnate ad ogni ragazzo in base all’ambito lavorativo scelto e alla condizione di salute. Coloro che negli anni si sono specializzati in aree come la meccanica o l’informatica hanno la necessità di essere vicini alla città, al contrario di chi, lavorando nei campi o nella fattoria, deve rimanere nelle loro immediate vicinanze.

Coloro che beneficiano di questo progetto sono sia i 40 ragazzi che, cresciuti al centro di accoglienza di Snehagram, sono diventati adulti e hanno la necessità di rendersi autonomi sia dal punto di vista sociale che economico; sia la comunità che avrà una forza lavoro giovane e specializzata da poter inserire in più settori professionali.

Lo stigma dell’HIV è ancora molto sentito in India e riuscire a integrare questi giovani nel tessuto sociale, grazie alle competenze tecniche acquisite, significa allontanarli dalla segregazione e dall’isolamento che una malattia come l’AIDS ha come dirette conseguenze in alcune parti del mondo.

Salute e Sviluppo ha dato il via a questo progetto di durata biennale nel 2018. Durante il primo anno sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati, rispettando le tempistiche. L’avvento della pandemia nel marzo 2020 ha reso impossibile la corretta continuazione del programma: tutte le attività di Snehagram sono state riconvertite per far fronte al COVID che, esploso violentemente in India, ha colpito la maggior parte degli ospiti del centro, degli operatori e anche dei camilliani in loco.

Solo lo scorso autunno si sono potute riprendere tutte le attività previste dal progetto. Al termine noi di Salute e Sviluppo saremo fieri di presentarvi i 40 ragazzi del centro Snehagram, che grazie all’aiuto della CEI, ora possono sperare in una vita serena pienamente integrata nella loro società e comunità.

IL TUO 5XMILLE, IL NOSTRO IMPEGNO

A breve tutti noi dovremo iniziare a pensare alla dichiarazione dei redditi, per nessuno è un bel momento e quasi sempre rappresenta qualcosa che si cerca il più possibile di rimandare.

Questo è anche il periodo in cui si viene bombardati su qualsiasi piattaforma dalle pubblicità del 5x mille, in questo mare magnum di associazioni, ONG e ONLUS che annualmente si moltiplicano, fare una scelta non è mai semplice.

Si può dare a chi già si conosce, a chi viene sostenuto dalla propria parrocchia, ad un’associazione di cui sentiamo la pubblicità in televisione, ma spesso per pigrizia o per indecisione lasciamo il campo vuoto.

Salute e Sviluppo si pone come una valida alternativa con cui riempire quelle caselle del 5x mille.

Operiamo da più di 25 anni nei paesi in via di sviluppo, in particolare in quelli più poveri tra i poveri, come Burkina Faso e Repubblica Centrafricana.

Un punto di forza dei nostri progetti, tra i quali la realizzazione di ospedali, ambulatori, centri agro-zootecnici e scuole, è la loro sostenibilità futura, che è anche uno dei principali obiettivi. Tale finalità si raggiunge anzitutto promuovendo l’autosufficienza energetica con l’utilizzo di impianti solari fotovoltaici, pompe solari per l’alimentazione dei pozzi, impianti di biogas per l’alimentazione delle macchine e con un approccio altamente formativo del personale locale.

Noi di Salute e Sviluppo promuoviamo e sosteniamo il lavoro dei camilliani, che si distinguono nel mondo per la devozione e la cura verso i più sofferenti. Seguendo l’esempio di San Camillo de Lellis, operano in più di 50 paesi portando sostegno e conforto ai malati, per questo vengono chiamati Ministri degli Infermi.

SeS nasce in questo contesto: affiancando e operando con i camilliani, sostenendo e accrescendo la rete camilliana che porta salute e sviluppo nel mondo.

I progetti che promuoviamo non riguardano solo la sanità in senso stretto, ma hanno il desiderio di un miglioramento generale della vita dell’uomo in condizioni di indigenza. Oltre l’ospedale e tutto ciò che orbita intorno alla struttura sanitaria, ci impegniamo a costruire anche altre infrastrutture come i pozzi, fondamentali in luoghi come i paesi africani in cui l’acqua non rappresenta una normalità, o le scuole per dare la possibilità a tutti di ottenere un’istruzione, non solo scolare o pre-scolare, ma anche professionale, tenendo conto di tutte le fasce di popolazione che necessitano di aiuto.

Attualmente la nostra organizzazione è impegnata soprattutto in Repubblica Centrafricana, in Burkina Faso e in India. In questi paesi stiamo costruendo una scuola di formazione professionale per infermieri, garantendo servizi sanitari agli ammalati in ospedale e in villaggi remoti, realizzando un centro di produzione alimentare per distribuire cibo ai più bisognosi, accogliendo e accompagnando verso una vita dignitosa e indipendente minori sieropositivi.

Il tuo 5xmille concretamente cosa significa?

Significa che tu doni la percentuale delle tue tasse IRPEF senza alcun onere aggiuntivo ad un’associazione nella quale credi e che ritieni stia facendo un buon lavoro. Salute e Sviluppo non vuole convincerti, ma ti vuole invitare a guardare il mondo con i suoi occhi.

Il sorriso dei bambini, il volto degli adulti, le mani tese e la gioia per aver fatto qualcosa di buono: Salute e Sviluppo è tutto questo.

Un passo alla volta per migliorare il mondo

Padre Efisio Locci – Presidente – Racconta il Viaggio a Bossemptèlé – RCA –

A tutti gli amici,

sono stato a Bossemptelé nella seconda metà di dicembre 2017.

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E’ stata una esperienza molto scioccante perché sono piombato nel passato di almeno 100 anni. Come sapete l’ospedale è a 300 Km dalla più vicina fonte di elettricità.

Abbiamo mandato tutto l’occorrente per costruire un impianto fotovoltaico con i pannelli solari, per poter far fronte alle necessità dell’ospedale. I tre anni di guerra civile hanno ritardato la realizzazione del progetto in quanto non era possibile garantire la sicurezza del personale e l’integrità della struttura.

L’impianto e’ stato portato a termine prima di Natale ma le problematiche dovute ad un sovraccarico hanno rimandato di una ulteriore settimana la piena operatività dei pannelli fotovoltaici.

Per una settimana abbiamo consumato la cena alla fioca luce di una candela.

Al mattino, il chiarore del sole, dava nuova vita al paesaggio.

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Padre Aris, con cui sono andato in Repubblica Centrafricana, è andato a vedere un gruppo di ragazzi che giocavano con  una palla fatta di stracci, sognando di diventare come i famosi campioni di cui hanno sentito tanto parlare.

Davanti a una capanna c’era un uomo che li guardava distrattamente.

Vicino all’uomo c’era un bambino che soffriva e si piegava in due dal dolore. – vi anticipo che ora sta bene per dovere di cronaca-

P. Aris chiese a quell’uomo come mai se ne stesse li fermo senza far niente per aiutare il giovane e la risposta fu: “E’ tutto il giorno che soffre, ora sta per morire e smetterà”.

Fortunatamente, prima del tramonto, un dottore, prontamente allertato, si è reso disponibile per prestare le cure del caso e ricoverare in ospedale il giovane.

La cosa che sorprende è che la morte e la vita si alternano come il buio e la luce. Tutto scorre senza che nessuno voglia interferire, tutto fa parte della normalità, del ciclo della vita. Per noi è inconcepibile non aiutare chi è bisognoso. Un piccolo gesto può fare veramente la differenza. Ed è questo il messaggio che cerchiamo di trasmettere. Non restare in balia degli eventi ma affrontare e cercare di risolvere i problemi un passo alla volta per migliorare il mondo che ci è stato affidato.

Le foto rappresentano  il  Natale dei bambini a Bossemptelé e  l’avanzamento dei lavori per la realizzazione dei reparti.

Potete constatare nella foto che segue, che in pochi mesi sono state fatte grandi opere ed è in completamento il reparto di Neonatologia.

Non nascondo una punta di orgoglio nel dirlo.

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Grazie a tutti voi!

Purtroppo la situazione di instabilità politica crea molte  difficoltà  e non permette la sicurezza di cui si sente fortemente il bisogno, siamo decisi a superare tutte le avversità e i pericoli che si presenteranno per completare il progetto entro il mese di luglio.

P. Efisio Locci

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Salute e Sviluppo (SeS) è una ONLUS fondata nel 1996, riconosciuta come organizzazione non governativa dal Ministero degli Affari Esteri nel 2003 ed oggi iscritta all’elenco delle Organizzazioni della Società Civile ai sensi della L.125 del 2014.

SeS opera al fianco dei Camilliani inspirandosi alla grande umanità di San Camillo verso i malati, i poveri e i più bisognosi. I Camilliani sono un Ordine Religioso ospedaliero fondato nel 1582 che lavora in oltre 40 paesi nel mondo.

SeS ha l’obiettivo di migliorare le condizioni sanitarie delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo e contribuire alla loro crescita ed autonomia.

Promuove progetti in Africa, Asia ed America Latina, nell’ambito socio-sanitario e nel settore dello sviluppo umano con le delegazioni dell’Ordine Ospedaliero di S. Camillo ed altre Istituzioni.

Costruisce ospedali, scuole e acquedotti e implementa progetti di sviluppo per la produzione alimentare e per la zootecnia.

In Italia, Salute e Sviluppo informa e sensibilizza l’opinione pubblica e crea consapevolezza sulle tematiche legate all’educazione alla mondialità.

 

COMUNE DI RHO – BILANCIO PARTECIPATIVO

Il bilancio partecipativo è un’esperienza di democrazia diretta che coinvolge i cittadini nelle scelte del Comune e in particolare, nella raccolta di idee, nella definizione di progetti e nella realizzazione di opere che contribuiscano al futuro e al benessere della comunità.
Quest’anno la novità principale è rappresentata dai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile individuati dall’ONU, che saranno il filo conduttore di questa nuova edizione. Gli obiettivi individuano i cambiamenti necessari per costruire un mondo sostenibile, coinvolgendo tutti gli attori del territorio in una logica di corresponsabilità. Un ringraziamento al Comune di Rho e alla sua amministrazione, per l’impegno e la promozione di questa iniziativa è doveroso.

Quest’anno Salute e Sviluppo ha presentato un progetto nell’edizione DIRÒ LA MIA! che ha passato la fase preliminare tra oltre 6000 proposte pervenute. Solo 20 progetti sono infatti stati scelti per andare ai seggi per le votazioni. Sono stati messi a bilancio 400 mila euro (ed altri 100 mila per progetti interni alle scuole e proposti dagli alunni). Verranno finanziati i progetti in ordine di preferenza da parte dei votanti fino ad esaurimento budget. Molti progetti sono contenuti nelle spese ma un paio, se dovessero arrivare ai primi posti, assorbirebbero l’intero stanziamento. La votazione avverrà Sabato 26 Maggio nel comune di Rho (in precisi luoghi elencati nell’immagine).

Il nostro progetto è semplice e di grande valore socioculturale:

Vorremmo infatti costruire una serra didattica nella quale gli studenti possano toccare materialmente ciò che studiano sui libri. Contemporaneamente verrà costruita una serra nella Repubblica Centroafricana nella città di Bossemptélé. Gli utenti delle due serre si scambieranno consigli, esperienze, necessità, curiosità, imparando rispettivamente una realtà diversa dalla propria. Il pane che diamo per scontato sulle nostre tavole, dopo l’esperienza vissuta nella serra, non sarà più così scontato ed avrà un altro valore (e forse anche un sapore migliore!).

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Il progetto prevede tre fasi:

1) sensibilizzazione tramite incontri nelle scuole di Rho che offrano una visione di una realtà differente dall’ordinario;

2) costruzione di una serra didattica in contemporanea tra le scuole di Rho e Bossemptelé – RCA, con scambio di consigli e suggerimenti per sviluppare una coscienza agroalimentare, in una generazione che non è cresciuta a contatto con la natura;

3) gemellaggio con le Scuole di Rho e di Bossemptelé – RCA, scambio di materiale didattico e programma scolastico, costruendo un legame che favorisca la crescita individuale e lo sviluppo di una sana coscienza sociale.

I cittadini residenti a Rho possono votare anche on-line QUI.

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Non resta che incrociare le dita e spargere la voce!!!!!