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10 anni di vita di Salute e Sviluppo

Al fianco dei Camilliani in tutti i continenti per curare i malati, implementare lo sviluppo e rispondere all’emergenza

Sta per iniziare l’anno delle Celebrazioni dei 400 anni della morte di San Camillo e contemporaneamente ricorrono dieci anni di vita di Salute e Sviluppo.

Ho pensato fosse cosa gradita ai nostri amici ripercorrere 10 anni di lavoro e ricordare i progetti realizzati fino a questo momento da Salute e Sviluppo (SES). Abbiamo realizzato 33 progetti in Africa: Benin, Burkina Faso, Kenya, Madagascar, Repubblica del Centrafrica, Somalia, Togo; 11 progetti in America del Sud e Asia: Brasile, Colombia, Perù, Myanmar, Cina, Filippine. Abbiamo costruito ospedali e scuole, realizzato acquedotti e pozzi, aziende ortofrutticole e zootecniche, sostenuto bambini e mamme.

Nel 2003 il Ministero degli Affari Esteri ha conferito l’idoneità a SES ad operare per la cooperazione internazionale con progetti a breve e medio termine. 10 anni di attività, di fatiche e prove, ma anche di emozioni e grandi soddisfazioni. Il nostro lavoro si è misurato anno dopo anno con nuove sfide, confidando nella provvidenza e nel miracolo della bontà di Dio e degli uomini. Nel nostro piccolo abbiamo sperimentato e sperimentiamo le ansie dell’incertezza. Non sappiamo mai se i nostri progetti “riusciranno”, ma lavoriamo sempre con grande ottimismo senza lasciarci sopraffare dalle difficoltà che pure ci sono. I progetti che abbiamo realizzato sono prova della bontà e della generosità dei nostri finanziatori che hanno creduto nel nostro lavoro ed impegno.

Salute e Sviluppo si ispira all’umanesimo cristiano che riconosce l’essere umano, con i suoi diritti e doveri, come il valore supremo da rispettare e aiutare. Il nostro impegno è garantire il diritto alla salute, combattere la povertà e la fame nel mondo affinché ogni bambino, donna e uomo possa mangiare il proprio pane ogni giorno e bere acqua potabile; ci battiamo affinchè bambini e madri non muoiano per carenze sanitarie e strutturali, perché ogni bambino possa andare a scuola e vivere la propria infanzia in maniera piena e serena. Le “schede” dei nostri progetti fanno conoscere il nostro lavoro e gli individui che abbiamo aiutato. Le iniziative realizzate hanno contribuito a salvare delle persone, a migliorare la loro condizione di vita e a seminare speranza nel mondo. La buona volontà, l’impegno e la fiducia ci hanno sempre accompagnato e ci hanno aiutato a vedere gli aspetti positivi della vita e della storia umana.

Voglio personalmente ringraziare le mie collaboratrici e collaboratori, che condividono con me il lavoro quotidiano. Un grande ringraziamento lo dobbiamo a tutti i missionari camilliani, con i quali abbiamo realizzato i progetti e, specialmente, a tutti i finanziatori pubblici e privati, istituzioni civili e realtà ecclesiali che hanno permesso queste realizzazioni.

p.Efisio Locci MI

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