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Autore: Ufficio Comunicazione Salute e Sviluppo

Costruzione della degenza chirurgica per l’Ospedale Giovanni Paolo II

Il 1 Febbraio 2015, è stato avviato in Repubblica Centrafricana il progetto “Costruzione della degenza chirurgica per l’Ospedale Giovanni Paolo II a Bossemptelè,”. L’iniziativa sostenuta dalla Fondation Assistance International (FAI) si inserisce all’interno di un più ampio piano socio-sanitario, che ha visto l’apertura di diversi servizi ospedalieri e l’avvio di programmi di assistenza e cura per la popolazione locale. Il progetto prevede la realizzazione di un reparto di degenza chirurgica nell’Ospedale Giovanni Paolo II. L’iniziativa nasce per volontà dei padri camilliani del Centrafrica, che ravvisano la necessità di creare un reparto totalmente dedicato alla degenza dei post operati, di cui al momento l’ospedale è sprovvisto. L’idea è quella di potenziare i servizi dell’ospedale, rendendolo una struttura in grado di far fronte alle necessità sanitarie dei pazienti che usufruiscono dei servizi medici. Obiettivo generale è “contribuire a ridurre i tassi di mortalità per la popolazione di Bossemptelè” mentre l’obiettivo specifico è “Migliorare i servizi di assistenza e cura dell’ospedale”. Le attività pianificate sono: la costruzione di una degenza chirurgica, l’arredamento del reparto e l’avvio dei servizi, nonché la sensibilizzazione igienico-sanitaria e l’informazione per la popolazione. Beneficeranno oltre 700 persone tra i pazienti usufruenti della degenza e le persone che verranno sensibilizzate ed informate.

Grazie al sostegno della 

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Un futuro senza anemia falciforme per i bambini di Lomé in Togo

Il 1 Novembre 2014, grazie al contributo della Tavola Valdese (Ufficio OPM), è stato avviato in Togo un importante progetto per la lotta ad una malattia genetica grave: l’anemia falciforme (drepanocitosi).  L’anemia falciforme (anemia a cellule falciformi) è una malattia del sangue causata da una emoglobina anomala ereditaria (una proteina che trasporta l’ossigeno nei globuli rossi).

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Karungu

“L’AIDS non si contagia con un bacio o con una carezza” . E’ con queste parole che Sara, giovane ostetrica 23enne di Salerno, ha iniziato a raccontarci della sua esperienza personale a Karungu. In Africa la vita è vista come un dono di cui essere grati, mentre la morte viene accolta con passiva accettazione. Amo il mio lavoro, e poterlo mettere a servizio dei più bisognosi, è la cosa più bella del mondo.” Sara è testimonianza diretta del naturale proseguimento di uno dei tanti progetti realizzati da Salute e Sviluppo nel mondo. L’iniziativa “di lotta all’HIV/AIDS e di educazione igienico-sanitaria di base”, cofinanziata dal Ministero degli Affari Esteri, a Karungu (Kenya),  si è conclusa  alla fine del 2010, ma oggi migliaia sono le persone raggiunte e curate ed  il numero dei pazienti che  quotidianamente si rivolgono al  St. Camillus M. Hospital è in forte aumento.

Accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici di base per Karungu (Nyanza, Kenya)

Per la conclusione della prima annualità, parte dello staff di Salute e Sviluppo si è recato a Karungu dove procede la realizzazione del sistema idrico che favorirà l’accesso all’acqua potabile ad oltre 16.000 beneficiari della popolazione di Nyanza, seconda provincia più povera del Kenya e del distretto di Nyatike situato all’interno di quest’area.

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