Buone notizie per le mamme di Bossemptelé!
Grazie al supporto della Cooperazione Italiana, e nell’ambito dell’”Iniziativa di emergenza a sostegno del sistema sanitario, dell’agricoltura e sicurezza alimentare e dell’educazione della popolazione vulnerabile”, è stato avviato ufficialmente il progetto “Risposta ai bisogni neonatali nell’area di Bossemptelè” in Repubblica Centrafricana.
In un paese sfiancato dalla crisi umanitaria e dagli scontri armati sono i bambini e le donne ad essere i più vulnerabili. Ogni 1000 nati vivi, 96 bambini non superano i 12 mesi. Altrettanto allarmanti sono le statistiche relative alla mortalità delle donne al momento del parto. Quasi un terzo delle cliniche del paese è stato danneggiato o distrutto dal conflitto e la metà dei presidi medici non è più in funzione. Le cliniche attive non sono in grado di far fronte a tutte le richieste e sono sprovviste delle attrezzature necessarie ad assicurare una gestione adeguata del parto.
Bossemptelé è una delle aree meno servite da un punto di vista sanitario. Qui l’Ospedale Giovanni Paolo II, uno dei pochi non sottoposto ad attacchi da parte delle fazioni ribelli, continua a svolgere un servizio cruciale in ambito materno infantile. La struttura tuttavia non è attrezzata per l’assistenza neo-natale e il tasso di mortalità alla nascita sfiora il 6%. Il 7% dei bambini non arriva al 1 anno di vita e il 2% nemmeno alla prima settimana. Ciò è da imputarsi, oltre alla carenza infrastrutturale, strumentale e in termini di preparazione del personale locale, anche alle condizioni di salute di madri e bambini in particolare agli alti tassi di denutrizione e malnutrizione.
Con questo progetto realizzeremo, allestiremo ed avvieremo un reparto di neonatologia presso l’Ospedale Giovanni Paolo II. Inaugureremo inoltre un servizio di assistenza domiciliare. Una componente fondamentale del progetto sarà rappresentata della formazione: oltre al trasferimento formale di conoscenze in ambito pediatrico e neonatologico al personale medico, sarà fondamentale assicurare che le donne dell’area di Bossemptelé acquisiscano nozioni di base per una corretta nutrizione e salute, per prendersi cura di sé stesse e dei propri bambini. Il progetto selezionerà pertanto un gruppo di beneficiarie che trasferiranno quanto appreso ad altre donne in 24 villaggi.