I giovani del centro Snehagram in viaggio per il futuro!
Siamo in India. In questo Paese si contano circa 2,1 milioni di persone che convivono con HIV/AIDS e 4 milioni di bambini/ragazzi sono colpiti direttamente o indirettamente da questa malattia (dati UNAIDS 2017). Ad aggravare la situazione si aggiunge la stigmatizzazione delle persone sieropositive nella società: una barriera tra gli individui e la società che impossibilita l’entrata nel mondo del lavoro e nella società stessa.
E’ per questo che dal 2013 collaboriamo con Sneha Charitable Trust, partner locale, portando avanti il progetto “Formazione professionale per gli adolescenti del centro di accoglienza Snehagram”. Durante le prime fasi è stato realizzato un campus di accoglienza e formazione nel quartiere Veppinapalli (distretto di Krishnagiri, stato di Tamil Nadu) per 200 adolescenti sieropositivi. Nella struttura sono offerti trattamenti e assistenza sanitaria e psicologica specifica per il loro stato di salute, percorsi di apprendimento scolastico per completare il ciclo di istruzione secondaria e sviluppo di competenze professionali in base alle loro attitudini. Inoltre, hanno la possibilità di partecipare ad attività extrascolastiche in base ai loro interessi, condividendo così le loro emozioni e rafforzando i legami di amicizia.
Da ottobre 2018 è in corso la terza fase “Verso il futuro dei giovani del centro Snehagram. Programma di transizione per una vita indipendente” che prevede la creazione di un percorso di transizione per i giovani sieropositivi tra i 18 e i 24 anni ad una vita indipendente. Quali sono i passaggi per introdurli in un ambiente inclusivo?
Agiamo su tre fronti.
Innanzitutto la creazione di un ambiente familiare, con la costruzione di strutture di accoglienza in cui ragazzi e ragazze vivono separatamente. Un sostegno viene fornito da un supervisore, incaricato di controllare lo stato di salute dei ragazzi sia a livello medico che psicologico, sia la loro alimentazione.
Il secondo fronte è la formazione dei ragazzi/e sulla base delle loro capacità, motivazioni ed esigenze personali. I programmi di formazione spaziano tra l’addestramento meccanico o idraulico, l’allevamento di pollame o latte, l’addestramento su competenze informatiche o elettroniche, la sartoria o la fotografia. Settanta ragazzi/e beneficiano di questi corsi e alcuni di essi sono stati inseriti in varie aziende e istituzioni per l’apprendimento sul campo.
Il terzo fronte è caratterizzato dall’inserimento dei giovani in attività per creare reddito ed iniziare così una vita indipendente e inclusiva. Ad esempio, per i ragazzi/e impegnati nell’allevamento di latte sono state acquistate 20 mucche, il cui latte ricavato viene venduto ai caseifici vicini e il guadagno depositato sui conti dei giovani. I ragazzi/e formati/e in sistemi informatici, elettronici ed idraulici vengono collocati in diverse società di produzione.
Basandoci sui risultati ottenuti fino ad oggi nella loro formazione e rendimento, siamo sicuri che tutti i settanta ragazzi/e troveranno una collocazione nel mercato del lavoro in futuro!
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