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I risultati del nostro impegno per una maternità sicura in Repubblica Centrafricana

Il 29 novembre abbiamo ufficialmente concluso il progetto “Maternità sicura: assistenza e prevenzione per gestanti e partorienti nell’area di Bossemptélé”, in partenariato con l’Ospedale San Giovanni Paolo II gestito dalla Delegazione Camilliana in Repubblica Centrafricana. L’intervento è stato realizzato grazie al finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), con l’obiettivo di promuovere l’uguaglianza e le pari opportunità per donne, gestanti, adolescenti e giovani nella fruizione dei servizi per la salute, di migliorare la qualità dei servizi materno infantili e la capacità del personale dell’ospedale di rispondere in maniera adeguata ai bisogni di donne e madri.

 

Oggi, dopo un anno di intenso lavoro e impegno da parte di tutti gli attori coinvolti nell’iniziativa, vogliamo presentarvi i risultati e i beneficiari raggiunti.

Abbiamo costruito e avviato un reparto maternità, costituito da un blocco con sala travaglio, sala parto e sala operatoria, un’area degenza post parto e da un ambulatorio ginecologico con regime di day hospital. La superficie del reparto maternità garantisce alle partorienti condizioni igieniche sanitarie adeguate preservando la salute e la privacy delle madri e dei nascituri. Il reparto è stato dotato di strumenti/attrezzature indispensabili all’assistenza ginecologica pre e post-natali, idonei anche alla gestione dei parti d’urgenza e per il monitoraggio fetale; oltre ai lettini ginecologici, per area degenza e ambulatori. Nell’arco del progetto, in ospedale i parti sono stati in media 17 al mese, 256 donne hanno usufruito di assistenza e visite ginecologiche, sono state effettuate 768 Visite antenatali, e 11 Donne gestanti con HIV hanno ricevuto trattamento per evitare la trasmissione al feto.

Grazie ad una formazione mirata in ambito ginecologico, abbiamo migliorato la capacità di 16 operatori sanitari dell’ospedale Giovanni Paolo II di assistere le donne in stato di gravidanza e le madri. Abbiamo inoltre organizzato incontri mensili di formazione sanitaria con la presenza di 204 persone tra operatori di salute, curatori tradizionali e chef dei villaggi circostanti Bossemptélé.

Abbiamo sensibilizzato 2.287 persone, di cui 1.363 donne e 924 uomini, che grazie alla partecipazione alle sessioni in ambito igienico sanitario hanno acquisito abitudini corrette per prevenire malattie sessualmente trasmissibili, evitare la trasmissione verticale del virus, preservare un corretto stato di salute della madre e del bambino, ed evitare le infezioni più comuni.

 

Grazie al servizio di clinica mobile e visite domiciliari, abbiamo garantito l’accesso alle cure sanitarie di 1.263 persone, di cui 663 donne e 600 uomini, dei villaggi remoti e isolati della sottoprefettura di Bossemptélé. Il team, composto da due infermieri e un counsellor, ha raggiunto 15 villaggi a cadenza settimanale, effettuando le prestazioni necessarie (visite e diagnosi), fornendo la somministrazione dei farmaci e/o il trattamento sul posto. Contestualmente, gli operatori sanitari hanno sensibilizzato i pazienti su tematiche come la pianificazione familiare, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, il controllo dell’alimentazione e dell’allattamento, l’utilizzo di zanzariere, la presenza delle latrine, il controllo delle fonti di approvvigionamento d’acqua, l’igiene personale, la gestione dei rifiuti.

I risultati raggiunti ci stimolano a proseguire in questa direzione!

 

 

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