Le casette speciali a Maumere per le persone con disabilità mentale
In Indonesia presso l’isola di Flores è stato attivato grazie al finanziamento di Caritas Italiana il progetto “Promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità mentale” nella città di Maumere. L’isola di Flores è una tra le più povere isole dell’arcipelago indonesiano.
Nonostante l’Indonesia goda di un discreto sviluppo nel settore della salute, le popolazioni che vivono nelle località più remote soffrono di carenze strutturali, mancanza di personale qualificato, di medicine e servizi sanitari. In particolare, l’area della salute mentale è trascurata: i dati forniti dalla Indonesian Basic Health Survey indicano che circa il 6% della popolazione soffre di problemi riguardanti la sfera mentale come depressione, ansia e dipendenze.
I disturbi si traducono in schizofrenia, atti di violenza e disturbi bipolari che conseguentemente portano alla stigmatizzazione e discriminazione delle persone e delle loro famiglie. In questi contesti una pratica molto diffusa è il Pasung, ovvero l’incatenamento della persona per limitarne i movimenti e che porta a sviluppare ulteriori disabilità mentali e fisiche. Le famiglie, per difendersi dagli atteggiamenti aggressivi che le malattie mentali spesso causano, sono solite adottare questa pratica, costringendo la persona a vivere legata e da sola per un lungo periodo, non possedendo altre risorse e mezzi per le cure e il sostentamento.
Il progetto, che si svilupperà nella città di Maumere, si pone l’obiettivo di sopperire a queste mancanze, intervenendo sulla condizione clinica delle persone con disturbi psichici, attraverso la creazione di un ambiente dedicato a loro e garantendo il reinserimento all’interno della comunità di appartenenza.
Sarà quindi incrementato il numero delle “casette speciali”, create nel 2016 dalla Delegazione Camilliana in Indonesia per accogliere le persone affette da disturbi mentali, che hanno ottenuto risultati positivi nella comunità. Ogni casetta (per un totale di cinque) sarà predisposta per soddisfare le necessità di ogni abitante e saranno costruite accanto alle abitazioni dei familiari.
In questo modo, i beneficiari potranno vivere la quotidianità in maniera serena avendo uno spazio proprio e protetto. Periodicamente, saranno effettuate delle visite domiciliari per supportare moralmente e psicologicamente la famiglia, migliorando anche le dinamiche relazionali al suo interno.
Il secondo obiettivo sarà quello di formare gli operatori sanitari e i membri della comunità sui problemi e sulle necessità di chi soffre di malattie mentali. Sarà anche attivata una campagna di sensibilizzazione contro il pregiudizio sul disagio mentale, veicolando una corretta informazione sulle malattie e la promozione dell’inclusione sociale delle persone indigenti.
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