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Con la Cooperazione Italiana per la salute materna in Repubblica Centrafricana

Prosegue l’impegno di Salute e Sviluppo per garantire il diritto alla salute nella Sottoprefettura di Bossemptélé, Repubblica Centrafricana, attraverso l’avvio dell’iniziativa di emergenza “Maternità sicura: assistenza e prevenzione per gestanti e partorienti nell’area di Bossemptélé”, cofinanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Il progetto, avviato il 21 dicembre 2018, vuole favorire l’accesso ai servizi materno-infantili della popolazione dell’area, in particolare per le donne gestanti ed in età fertile, mediante la realizzazione e l’equipaggiamento di un reparto maternità, l’attivazione di servizi in campo ostetrico e ginecologico e azioni di capacity building per aumentare le competenze del personale locale, garantendo risposte adeguate e di qualità ai bisogni del territorio.

La costruzione del reparto maternità è pressoché terminata. Nel frattempo le donne vengono assistite in spazi provvisori: si registrano ad oggi 17 partorienti al mese, 282 visite antenatali (47 la media mensile) e 4 donne gestanti sieropositive che beneficiano mensilmente delle cure e trattamenti per evitare la trasmissione al feto.

In attesa che i lavori di costruzione del reparto maternità siano ultimati, SeS si è adoperata per dotare l’ospedale degli strumenti/attrezzature necessari all’assistenza ginecologica, alla rilevazione di eventuali problemi durante la gravidanza, ai servizi di diagnosi e trattamento delle patologie pre-natali, alla gestione dei parti d’urgenza, attrezzature per il monitoraggio fetale, etc.

Al fine di estendere il raggio d’azione dei servizi offerti, 342 persone (di cui 183 donne e 159 uomini) hanno beneficiato delle visite domiciliari di assistenza e cura mediante servizio di clinica mobile nei villaggi circostanti l’Ospedale.

Tra il mese di settembre e ottobre è prevista l’attività di formazione del personale sanitario, che potenzierà le proprie competenze ricevendo aggiornamenti in particolare su: gestione parto naturale e cesareo, monitoraggio e riconoscimento sintomatologia di sofferenza fetale, trattamento infezioni e complicazioni mediche della madre, terapia per il contrasto alla trasmissione verticale HIV/AIDS.

In questi mesi le attività di educazione e sensibilizzazione comunitaria in ambito igienico sanitario, con focus dedicato al contrasto dell’HIV/AIDS, hanno rappresentato una componente fondamentale dell’azione. Le sessioni, rivolte alle comunità locali, sono state effettuate a partire dal mese di aprile 2019 e si sono svolte a cadenza settimanale all’interno dell’Ospedale. Il numero totale dei beneficiari raggiunti è di 595, di cui 364 donne e 231 uomini.

Per l’implementazione di tutte le attività e il perseguimento degli obiettivi prefissati, fondamentale è stato il lavoro svolto della controparte locale, rappresentata dall’Ospedale Giovanni Paolo II e dall’Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani) in RCA. Il progetto è in connessione con altre iniziative realizzate in RCA per migliorare l’assistenza sanitaria delle fasce più vulnerabili della popolazione, promuovendo al tempo stesso l’uguaglianza di genere e le pari opportunità nella fruizione dei servizi per la salute.

 

 

 

 

 

 

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