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Combattere il colera ad Haiti

Haiti è tristemente nota per il terremoto che la colpì nel 2010, causando la morte di più di 200 mila persone. Le conseguenze del sisma furono gravissime: oltre ai tantissimi morti e feriti, la maggior parte delle abitazioni e delle infrastrutture del paese vennero distrutte. Milioni di sfollati furono costretti a riunirsi in campi di primo soccorso, vivendo in dimore provvisorie, sprovvisti dei servizi di base. Questo stato di precarietà innescò una violenta epidemia di colera, che in poco tempo si diffuse nell’intera isola.

Il colera è causato da un batterio che colpisce l’intestino tenue, causando in coloro che lo contraggono forti scariche di diarrea e una conseguente disidratazione. Il paziente deve essere immediatamente reidratato per via orale, seguendo la giusta profilassi. La malattia ha più facile diffusione in ambienti poco igienici e spesso è causata da acqua contaminata. Ad Haiti, nel 2010, le conseguenze dell’epidemia furono gravissime, considerando che la mancanza di infrastrutture rese impossibile curare adeguatamente tutti coloro che ne erano stati colpiti.

Sono passati 13 anni e la situazione dell’isola è ancora disastrosa: i molti miliardi ricevuti per la ricostruzione non sono stati utilizzati in maniera corretta, la gente continua a vivere in baraccopoli in cui sono stati costruiti rifugi in lamiera e scavati pozzi fatiscenti, l’unico reale aiuto alla popolazione proviene dalle organizzazioni umanitarie e dalla cooperazione internazionale. Disastrosa è anche la situazione politica del paese che negli ultimi anni ha dovuto fronteggiare numerosi colpi di stato e la violenza di diverse bande armate in lotta tra loro.

In questo scenario così delicato, Madian Orizzonti Onlus promuove e segue progetti di carattere sanitario, come la costruzione di un ospedale e la cura di particolari patologie, come il colera che non ha mai smesso di rappresentare un pericolo per la popolazione.

Salute e Sviluppo ha deciso di intervenire al fianco di Madian Orizzonti Onlus per il progetto “Cholera”: dal primo gennaio al 30 giugno aiuteremo l’Hopital Foyer Saint Camille di Port-au-Prince, gestito dalla comunità camilliana, a combattere la propagazione di questa malattia. Si procederà sia a curare coloro che ne sono attualmente affetti, sia a prevenire la propagazione con frequenti sanificazioni e con la giusta profilassi prevista per contrastare la malattia. Importanza primaria avrà anche la sensibilizzazione: il progetto – infatti – prevede diversi incontri da tenere nelle scuole, con l’obiettivo di istruire i più giovani sul colera e su come prevenire ed evitare il contagio, nella speranza di scongiurare il rischio di una nuova epidemia.

Speriamo, anche grazie al nostro contributo, di poter dare un aiuto concreto ad una popolazione che continua a non trovare pace, nonostante i 13 anni trascorsi da quel tragico evento che ha cambiato irrimediabilmente il volto dell’isola.

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