Il Natale di Salute e Sviluppo quest’anno si arricchisce di profumo e di colore, non abbiamo pensato alla classica Stella di Natale, ma alla calendula, i cui semi sono contenuti alla sommità della nostra matita.
Da poco è terminata la missione che ha visto la nostra Direttrice progetti, Mariella, e p. Felice de Miranda, Presidente di Salute e Sviluppo, impegnati in Repubblica Centrafricana per il consueto monitoraggio dei progetti in corso nel paese.
Garango vi ricorda qualcosa? Ebbene sì, è la località del Burkina Faso centro orientale di cui vi abbiamo parlato più volte nel corso dell’anno: qui nella Diocesi di Tenkodogo a inizio febbraio sono partiti i lavori di Realizzazione di una scuola materna, finanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
Noi di Salute e Sviluppo siamo particolarmente felici di annunciarvi la conclusione del progetto Latte Sano in Burkina Faso: è stata un’avventura lunga ed impegnativa che ci ha visto nell’area di Bagré per ben 5 anni, ma che alla fine ha dato i suoi frutti e le sue soddisfazioni.
Abbiamo spesso parlato del Burkina Faso e delle condizioni di vita della popolazione locale: in particolare l’area centro orientale del paese ci ha visto impegnati in numerosi progetti, tutti finalizzati ad aumentare la qualità di vita di coloro che abitano questa regione particolarmente povera e provata dal punto di vista alimentare e sanitario.
Manca un ambito fondamentale dei nostri progetti: l’ISTRUZIONE. Ognuna delle attività sopracitate, in un modo o nell’altro, ha implicato la formazione di personale adeguato alle mansioni, che si sia trattato della risicoltura, dello stoccaggio dell’acqua, degli infermieri o del personale medico, tutti sono stati formati per poter essere all’altezza della mansione a loro assegnata.
Un altro tassello fondamentale al benessere della popolazione è il cibo. Noi siamo abituati ad averlo a portata di mano, ma non è così per tutti.
In molti dei territori che abbiamo visitato ci ha molto colpito la penuria di cibo, la malnutrizione in cui la maggior parte della popolazione versa e la difficoltà nel riuscire a coltivare gli elementi base a causa di terreni particolarmente ostici, clima instabile, per non citare guerre e carestie.