Ristrutturazione dell’Ospedale Consolata di NKUBU (Kenya)
Il primo settembre 2011 è iniziato un nuovo progetto a NKUBU (Kenya), cofinanziato da MAE, riguardante l’ospedale Consolata Hospital dei Camilliani. Costruito negli anni ’50, questo ospedale serve un bacino di 180.000 persone. Buona parte dei malati non riesce a pagare il servizio offerto dall’Ospedale e riceve gratuitamente le cure.
Il Consolata Hospital vive una situazione particolarmente difficile a causa della diffusione delle malattie endemiche e all’assenza di assicurazioni economiche che permettano la normale gestione, la manutenzione e l’ammodernamento di una struttura costruita molti anni fa e che attualmente versa in precarie condizioni. Sono necessari interventi urgenti di ristrutturazione e di ammodernamento. L’ospedale riveste una grande importanza per il Kenya del Nord dove l’infezione di HIV/AIDS è particolarmente diffusa e colpisce soprattutto i gruppi più vulnerabili (indigenti, donne, bambini). Si stima che almeno il 38% della popolazione sia sieropositiva o malata di AIDS. Il 90% dei casi accertati riguarda gli adulti di età compresa tra i 15 e i 44 anni. Le donne sono maggiormente a rischio e rappresentano il 69% del totale dei casi rilevati. Un numero significativo di bambini di età inferiore a 15 anni ha contratto l’infezione tramite la madre durante il parto o l’allattamento. Alla diffusione dell’HIV/AIDS si aggiungono le tipiche malattie della povertà, come la malaria e la tubercolosi, che sono favorite dal basso tenore di vita e dalla malnutrizione della popolazione.
CHE COSA ABBIAMO FATTO
Abbiamo realizzato diversi progetti per migliorare gli aspetti più critici del servizio sanitario:
– un acquedotto per portare l’acqua potabile all’ospedale
– un allevamento di animali per le necessità alimentari
– un impianto di pannelli solari per la continuità energetica
Abbiamo inoltre incrementato il servizio sanitario e di prevenzione nelle scuole del distretto con il personale dell’ospedale.
CHE COSA VOGLIAMO FARE
L’ospedale missionario realizzato negli anni ’50 è in una situazione di assoluta necessità di ristrutturazione: i tetti sono fatiscenti, i cameroni dei diversi padiglioni con servizi comuni sono da ristrutturare.
Vogliamo quindi:
– ristrutturare tutti gli ambulatori
– costruire il nuovo pronto soccorso, i locali dell’accettazione, l’amministrazione e il laboratorio di analisi
– ristrutturare i cameroni. Cominceremo della maternità riducendoli in camere di 4 letti o 2 letti con servizi relativi
– rifare completamente i tetti dei diversi padiglioni.